venerdì 1 aprile 2016

Lista Civica Liber@: Alcuni punti del Programma Amministrativo 2016

GRADO ha una caratteristica specifica fondamentale: è un centro turistico e le attività economiche della popolazione gravitano in questo settore. 









Per poter essere un centro turistico efficace occorrono due elementi imprescindibili: un territorio ed una comunità. Il nostro territorio è ricco di risorse naturali e paesaggistiche, ma anche di reperti storici che documentano un passato unico e interessante. La nostra comunità invece si è progressivamente ridotta nei numeri, perdendo in parte anche la sua peculiarità.


Al primo punto non poteva che figurare la tutela del territorio e dell’ambiente urbano, anche come fonte di reddito per la nostra comunità, il cui stato di salute è allarmante. In meno di cinquant'anni, sebbene la città sia letteralmente esplosa, siamo passati da cinque scuole elementari a due, con due sole sezioni e di questo passo presto potrebbe non esserci più una comunità gradese di riferimento.  Contenere l’emorragia verso i comuni limitrofi è diventata una necessità, non c’è più tempo da perdere. Occorrono risposte sull'abitazione primaria, sul lavoro, sui servizi, sulla qualità dell’ambiente e della vita in generale per i residenti,   che troppo spesso sono stati messi a margine dell’agenda politica gradese. Invertire questo trend è possibile a patto di ricominciare dall'elemento principale che è IL TERRITORIO, per arrivare al prodotto finale, IL TURISMO, passando attraverso LA COMUNITÀ. Non esiste altra via che provare a ricucire questo legame ripristinando il giusto punto di equilibrio tra questi tre elementi. Fortunatamente oggi una grossa fetta dell’opinione pubblica comincia ad essere consapevole della necessità di scegliere diversamente rispetto al passato.



Servono politiche abitative per i gradesi, principalmente recuperando il patrimonio edilizio esistente di proprietà del Comune e successivamente, qualora ce ne sia bisogno, consumando con estrema parsimonia nuovo territorio anche acquistandolo dai privati e dalle banche laddove le condizioni di mercato lo permettessero. Occorre disincentivare la costruzione di ulteriore residenziale turistico, ovvero di quelle case che non hanno la metratura sufficiente per dare una risposta abitativa primaria. In passato GRADO si è trovata a dover fare i conti con la necessità di assicurare una prima abitazione ai propri residenti e lo ha saputo fare egregiamente. Nacquero così i rioni della Schiusa e della Colmata. Se esiste una precisa volontà politica queste iniziative si progettano, si incentivano e si realizzano! Nel contempo vanno evitati tutti quegli interventi che vadano ulteriormente a deturpare la nostra isola, i cui tratti caratteristici vanno doverosamente preservati perché costituiscono la vera ricchezza di GRADO.

                                                                                                                  
Occorrerà trovare un nuovo assetto per la mobilità affinché i flussi veicolari dei pendolari non vadano più ad interferire con la zona centrale, anche in virtù del fatto che laddove si è proceduto con questo criterio si sono registrati degli ottimi riscontri sia per la qualità della vita degli abitanti che in termini di ricadute economiche per il commercio e per il turismo. Più aree verdi, collegamenti migliori con i quartieri periferici ed una manutenzione puntuale delle piste ciclabili, inoltre, maggiore informazione sulla possibilità di parcheggio per i turisti e l’intenzione di proseguire con il progetto della passeggiata a mare fino a Grado Pineta. 



Viene affermata la volontà di procedere attraverso dei percorsi che prevedano la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica, sulla scia di quanto organizzato in occasione dell’incontro con l’Ing. Fabio Gon.  Tanti piccoli passi nella giusta direzione con interventi concreti, evitando i salti nel vuoto e le manie di grandezza delle passate amministrazioni. Allo sviluppo a prescindere preferiamo il progresso, un percorso ragionato in cui tutti gli attori della nostra comunità e non soltanto i costruttori possano avere pari dignità e pari possibilità di ascolto. 



Vanno promosse e sostenute tutte le forme di associazionismo, poiché costituiscono un elemento aggregante per la comunità, favoriscono la socializzazione, il sostegno reciproco, il superamento dell’individualismo. Per le persone anziane è speranza di vita il poter incontrarsi e condividere esperienze e bisogni. Per i bambini è vitale per la crescita costruire rapporti tra coetanei in luoghi sicuri e ricchi di sollecitazioni. Per la crescita sociale dei giovani è determinante vivere situazioni che sviluppino il senso di identità e di appartenenza. I giovani devono essere consapevoli che diventeranno prima o poi attori nella vita sociale ed economica della nostra città.



Anche GRADO si trova ad affrontare il problema dell'invecchiamento della popolazione.
Non possiamo pensare che la Casa di riposo sia l’unica risposta alle difficoltà legate alle patologie e alla riduzione dell’autosufficienza delle persone anziane. La struttura della nostra città, Casa Serena, rappresenta un esempio di gestione efficace di struttura residenziale, ma non è l’unica soluzione.
Se permangono buone condizioni di salute, molti anziani continuano a vivere a un buon livello di soddisfazione, svolgendo attività di volontariato o accudendo i nipoti. Vanno perciò incentivati i corretti stili di vita che contribuiscono a mantenere sane le persone anche in tarda età. Ci sono esempi di gruppi in movimento, di ginnastica dolce che possono essere attivati o sostenuti, se presenti, anche nel nostro Comune. Vanno aumentate le occasioni di incontri che stimolino interessi intellettuali o culturali. Liber@ si impegnerà per mantenere l’ambiente sicuro e accessibile e sosterrà la rete sociale per garantire a ogni individuo il maggior benessere psicofisico possibile . Si impegnerà con le famiglie di anziani o che li ospitano facilitando interventi di assistenza domiciliare. Appoggerà i gruppi di volontariato che si sono costituiti o si formeranno nella comunità per dare risposte a persone anziane bisognose di servizi e prestazioni.


Quando si parla di scuola, ognuno di noi pensa a un edificio, magari a degli insegnanti, più o meno severi, a dei libri che abbiamo dovuto leggere e studiare. Ai bambini probabilmente fa pensare all'impegno e a volte alle difficoltà legate a un mondo nel quale si è soli e bisogna fare i conti col giudizio della società. L’esperienza che tutti ci portiamo dietro e che ci ha fatto diventare quello che siamo dovrebbe farci riflettere sull'importanza dell’istituzione: non è una parentesi nella vita quotidiana, ma una parte importantissima della nostra vita. Proprio per questo non possiamo pensare di essere spettatori passivi, ma dobbiamo invece diventare protagonisti attivi. Tutti: genitori, bambini, ma anche semplici cittadini senza interessi particolari nello specifico. Ci sostiene sicuramente la certezza che conoscere bene una realtà permette lo sviluppo di un senso critico necessario in ogni scelta.

Sembra una banalità ricordare che nella crescita di un individuo intervengono tre fattori decisivi: la famiglia, la scuola, la comunità, che devono cooperare condividendo progetti e finalità. Mentre appare scontato il bisogno di collaborazione tra scuola e famiglia, nel passato non sempre è stata data giusta importanza alla parte di relazioni sociali che coinvolgono la comunità. Attraverso i rapporti sociali impariamo a riconoscerci e a costruirci un’identità, ci sentiamo parte di un gruppo che ha origini, abitudini e linguaggi simili. La scuola e la famiglia non possono non tenerne conto e  la legge sull’ autonomia scolastica è nata anche per favorire l’integrazione tra queste diverse componenti della realtà educativa. Uno strumento fondamentale per pianificare le scelte di ogni scuola è il Piano dell’offerta formativa, che viene redatto da ogni all'inizio di ogni anno scolastico. Per formularlo è necessario che venga svolta un’analisi dei bisogni del territorio e si esplorino le sue potenzialità. Ciò può avvenire solamente in collaborazione con gli Enti locali interessati, ma può coinvolgere anche altre presenze nel territorio quali le Agenzie culturali formative(es. Biblioteca Civica, ludoteca), associazioni varie, il volontariato, ecc. Deve essere impegno della Scuola e dell’Ente locale promuovere atteggiamenti collaborativi per favorire la conoscenza delle risorse umane e culturali presenti e arricchire in questo modo le opportunità di crescita e di sviluppo armonico dei bambini e dei ragazzi.

Area "ex Caribe": Se vuoi testare lo stato di salute di una comunità guarda la condizione in cui versano i luoghi pubblici che favoriscono l'aggregazione e il ritrovo. Altri Comuni pagherebbero oro per avere a disposizione una struttura sportiva immersa nel verde. Noi no! Sebbene ogni giunta passata abbia voluto lasciare a futura memoria il proprio totem (per ultimi vedi: il campetto di basket non regolamentare e il pallone gonfiabile a copertura della pista di pattinaggio) nessuno si è prodigato per attivare un PIANO DI GESTIONE cosicché gli impianti sono andati inesorabilmente in disuso e quelli nuovi sono destinati alla medesima sorte. E' del tutto inutile avere a disposizione una pista di pattinaggio indoor se non sai a chi ti devi rivolgere per farti aprire la porta. Così facendo, pur avendo a disposizione gli impianti, i gradesi continueranno a portare i propri figli in altri comuni, dove queste strutture esistono e funzionano.

Lista Civica Liber@ intende rilanciare l'ex. area Caribe e i terreni limitrofi con La Cittadella dello Sport. Un luogo ricreativo principalmente dedicato alle famiglie, al gioco e all'attività fisica, immerso nel verde, che sappia dare delle risposte alla nostra comunità, ma anche ai numerosi turisti che la frequentano e che amano praticare uno stile di vita sano, al passo con i tempi. Qualcuno obbietterà che una visione così concepita andrebbe a collidere con i piani di espansione già approvati dell'ex "Area Baffi" e della "Grado 3", due lottizzazioni concettualmente superate che stante l'attuale crisi del mattone non starebbero in piedi nemmeno sulla carta. Chi costruirebbe oggigiorno delle seconde case che nessuno comprerebbe?

Tanto vale occupare quegli spazi con una visione per GRADO rivoluzionaria, ovvero:

Realizzare ciò che serve (Servizi per il residente e per il turista);
Evitare di costruire ciò che non serve (ulteriori seconde case).

Procederemo attraverso piccoli passi dando un senso a ciò che abbiamo, utilizzando gli spazi e gli immobili che possediamo e non sono stati sfruttati come si sarebbe potuto. Faremo quindi tesoro dell'esperienza del passato per non incorrere negli errori di chi ci ha preceduto. La prima cosa da farsi è quella di individuare i soggetti potenzialmente interessati che in tempi brevi, attraverso dei semplici interventi di riqualificazione, potrebbero inserirsi in quell'area. Il Tennis Club Grado, ad esempio, oltre che portare avanti la propria attività potrebbe garantire la fruibilità della pista di pattinaggio e quella del campetto di calcetto. In futuro la costruzione di un ostello, magari gestito da una scuola alberghiera di livello, potrebbe fungere da volano per tutta una serie di attività. Non sarà l'accademia di pasticceria ma è un'iniziativa che andrebbe nel verso di quella che è stata una lunga tradizione gradese nella scuola alberghiera. Una struttura così concepita, principalmente dedicata all'associazionismo, potrebbe fungere da base per tutta una serie di iniziative ludiche, sportive e ricreative.


In Trentino Alto Adige (Vedi) vengono organizzati gli International English Summer camp, un’iniziativa consolidata nel tempo che riunisce ragazzi di varie nazionalità. Ciò avviene in un moderno centro ben attrezzato in cui sono presenti varie attività sportive. Perché non fare altrettanto a GRADO? Siamo una località turistica e abbiamo una clientela internazionale. Sfruttiamo questa nostra peculiarità per offrire nuovi servizi per il turista e nuove opportunità per i nostri ragazzi, assicurandogli gli spazi e i luoghi in cui poter crescere. 


In questi ultimi anni è successo che nostri concittadini che nel passato erano stati in grado di pagare i loro debiti alla Pubblica Amministrazione si siano trovati in difficoltà economiche tali da non poterlo più fare. Nella nostra comunità poi, relativamente piccola, alcuni hanno percepito come poco dignitoso chiedere un supporto ai servizi sociali. Proprio per rispettare i sentimenti di queste persone e per permettere loro di liberarsi dagli obblighi con la pubblica Amministrazione nasce il “Baratto" amministrativo. Tradizionalmente il concetto di baratto è stato usato per definire una forma elementare di commercio, lo scambio diretto di beni o servizi fra persone, aziende, istituti, senza far uso della moneta. Oggi il concetto di baratto torna a essere di estrema attualità e sempre più numerosi sono i Comuni che prevedono la possibilità per i propri cittadini, titolari verso l’Ente di debiti di vario genere (imposte, tributi, ecc.), di barattare il mancato pagamento di questi con una propria prestazione, che sia socialmente utile e vada a integrarsi con i servizi già svolti dai dipendenti e dai collaboratori comunali. Anche Liber@ intende introdurre tale modalità che costituisce attuazione regolamentare della disposizione contenuta all’art: 24 del D.L. n. 133/2014, c.d. Sblocca Italia, il quale introduce ex novo uno strumento consensuale di collaborazione tra le amministrazioni locali e i cittadini, volto a fornire soluzione al problema della difficoltà per famiglie a basso reddito di saldare i propri debiti di contribuzione sociale. Il baratto consente di tutelare il diritto di ciascun nucleo di preservare le risorse economiche per i bisogni primari, garantendo allo stesso tempo il rispetto delle regole di pagamento dei tributi, seppur in forma alternativa rispetto a quella pecuniaria. La norma prevede infatti che il Comune possa approvare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte della presentazione di un progetto di riqualificazione e miglioramento del territorio urbano da parte di cittadini singoli o associati. L’Ente definisce i criteri e le condizioni per la realizzazione degli interventi in relazione alle proprie necessità e ne stima il valore economico. La prestazione dell’opera da parte del cittadino, come valutata dall'amministrazione, vale a ridurre proporzionalmente il suo debito. Oltre a risolvere un problema di ordine economico, l’intervento diretto del cittadino comune sul territorio ha un forte valore etico, è momento di partecipazione e promuove nella comunità la consapevolezza che l’ambiente in cui si opera è un bene di grande valore da proteggere e migliorare.


La laguna di GRADO sopravvive ed è accessibile solo attraverso la manutenzione dei canali, degli argini e il dragaggio delle cavane. È interesse comune che i concessionari adempiano alla corretta manutenzione del patrimonio lagunare.  Attualmente nella nostra laguna si registra un notevole flusso di imbarcazioni circolanti il cui moto ondoso va ad erodere gli argini delle mote, dei casoni e delle valli da pesca. Occorre attuare un piano di gestione che tenga conto di un concetto basilare: il non residente che inquina, pesca, crea moto ondoso e staziona nella nostra laguna dovrà in qualche misura concorrere ai costi di manutenzione della stessa. Faremo in modo che tali risorse finanziarie vengano indirizzate alla tutela, alla manutenzione a al controllo della nostra laguna, anche sotto forma di incentivi rivolti ai concessionari.


La questione delle “Nuove Terme”:
Giova ricordare che Lista Civica Liber@ da sola si oppose allo sperpero di denaro pubblico del “Project Financing” andato fallito e costatoci un milione e cinquecento mila euro. Ora le cose sembrano indirizzate sulla giusta via visto l’impiego diretto del contributo regionale, pur restando delle perplessità sul metodo adottato, quello dell’affidamento diretto ad una società che non si è mai occupata di terme. Un concorso di idee a livello europeo avrebbe offerto migliori garanzie di successo e un prodotto d’immagine su cui poi confezionare l’affidamento delle opere. Liber@ continuerà ad esercitare il controllo sulla cosa pubblica affinché questo intervento possa dare le risposte che tutti si attendono. Auspichiamo maggiore trasparenza da parte della Regione e la presentazione, quanto prima, di un piano economico finanziario. 


Restiamo fondamentalmente favorevoli all'imposta di soggiorno a patto che venga trattata come un’imposta di scopo per il rilancio turistico della località. Un paese efficiente, con buone infrastrutture, ben collegato, in cui ci si possa spostare comodamente, dagli elevati standard qualitativi è quanto occorre per vincere le sfide che ci attendono e poiché gli altri comuni turistici da tempo ricorrono a questa leva occorrerà fare altrettanto. 

Sin dagli anni ’80 si è cominciato a parlare nel mondo di “turismo sostenibile”, in cui la conservazione dell'Ambiente Naturale e la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura permettono la miglior convivenza possibile. In questa visione è essenziale la gestione delle risorse, che possano soddisfare le esigenze economiche, sociali ed estetiche di base, ma che insieme continuino a garantire l'integrità culturale, i processi ecologici essenziali e la diversità biologica. 


Grado però non ha colto il valore di questa visione e ha continuato fino ad oggi a svilupparsi come negli anni ’70, quando costruire una struttura turistica, residenziale o alberghiera, anche se brutta o devastante, significava per il paese un aumento della ricchezza. Oggi invece le strategie di sviluppo turistico di successo sono quelle incentrate sulle risorse ambientali, dove le strutture e i servizi sono realizzati in modo tale da preservare il più possibile il panorama, il mare e l’ambiente. Difficilmente gli ospiti scelgono una località che presenti condizioni di degrado ambientale, anche se sono presenti strutture recettive da 4 o 5 stelle e ristoranti di lusso, mentre privilegiano i luoghi che sanno unire un patrimonio ambientale integro alla bellezza e alla salubrità del territorio, elementi che offrono un’alta qualità della vita, sia per i turisti che per i residenti. Fortunatamente oggi anche gran parte dell’opinione pubblica comincia a capire che la tendenza al consumo indiscriminato degli spazi non produce più interessi economici e sociali diffusi, ma solo il vantaggio di pochi. Per Liber@ la cura del territorio e un freno all'edilizia speculativa è da porre come primo obiettivo per fare di Grado una località attraente.


Negli ultimi anni tutti a Grado si sono resi conto che il comparto turistico sta inesorabilmente perdendo quote di mercato, ciò nonostante finora sembra che nessuno sappia come invertire questa tendenza. La flessione delle presenze è ormai tangibile, ma i dati Istat sono ancora più eloquenti; i posti letto vuoti nella bassissima stagione sono quasi il 70% del totale, giugno e settembre si attestano sul 50%; ma anche la cosiddetta alta stagione non offre migliori risultati, a luglio quasi il 40% dei posti letto sono ancora vuoti mentre in agosto scendiamo al 20%. Ciò vuol dire che negli ultimi anni non abbiamo mai raggiunto il tutto esaurito. Il problema è rilevante visto che il settore terziario è di fondamentale importanza per il paese. Le imprese dedicate all'ospitalità costituiscono il secondo gruppo economico ma a loro sono legate anche tutte le attività commerciali e la ristorazione. Non stupisce quindi che il personale impiegato nel settore sia sempre più esiguo. 

Noi siamo consapevoli che il processo di cambiamento potrebbe richiedere tempi lunghi, ma intendiamo iniziarlo attraverso azioni immediate e concrete. Per cominciare è indispensabile che all'inizio della stagione Grado si presenti pulita e ordinata, programmando per tempo gli interventi sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione. Organizzazione ed efficienza stanno alla base del successo.



 
Piani per il rilancio della bassa stagione: Ci sono alcuni comparti che negli ultimi anni sono stati completamente dimenticati e alcuni che hanno bisogno di essere valorizzati: Turismo congressuale: attualmente il Palazzo dei Congressi rimane chiuso almeno 300 giorni all'anno. Bisogna valutare il costo complessivo della struttura e praticare prezzi politici soprattutto per attrarre congressi in bassa stagione. Turismo sportivo: con la riqualificazione dell’area sportiva delle “Piramidi” potremmo finalmente creare un’offerta coordinata per varie attività, sportive e non. In un futuro si potrebbe pensare a incentivare nella zona l’attivazione di strutture ricettive adatte ai più giovani. Cicloturismo: abbiamo un patrimonio di piste ciclabili assolutamente trascurate, che devono essere mantenute in perfetta efficienza e corredate da rastrelliere facilmente visibili e raggiungibili, ben segnalate e soprattutto sicure. Questo incentiverà l’uso della bicicletta a scapito dell’automobile. Riserve Naturali: sono un patrimonio assolutamente sottostimato, vanno curate, implementate e promosse a livello internazionale. Settore Termale: Attendiamo un adeguato studio di sostenibilità, rapporto: Costi/Benefici sul nuovo impianto. La laguna: favorire birdwatching  e gli appassionati della fotografia, che troverebbero nella nostra laguna spunti interessantissimi, soprattutto nella bassa stagione, e che saprebbero rispettare l’ambiente e i delicati equilibri che lo regolano, in virtù della filosofia che li anima.


Non dobbiamo però dimenticare che Grado è una località balneare che vive principalmente di stagionalità: mare, relax e divertimento non devono mancare. Per molto tempo i nostri amministratori hanno operato scelte turistiche supportate soltanto dalle loro personali idee senza mai tenere conto delle reali esigenze dei turisti. È indispensabile invece saper cogliere le esigenze dei nostri ospiti per poter riformulare un’offerta che risulti più congeniale alla nostra specifica clientela. Ci sono d’aiuto i principali portali internet dedicati al turismo dove troviamo le recensioni che ci riguardano. Purtroppo una delle lamentele più ricorrenti dei nostri clienti è legata al problema dell’impaludamento di alcune zone della spiaggia. 


Il nostro territorio si inserisce in un sistema complesso in continua trasformazione. L’avanzamento della Mula di Muggia verso la città pone a rischio la spiaggia principale, mentre quella di Pineta, nonostante l’intervento di 15 anni fa, non presenta il miglioramento auspicato. Finora si è agito con opere di ripascimento per sopperire al fenomeno dell’erosione, ma il problema più grosso è legato all'impaludamento dei fondali che pregiudica una buona balneabilità.

Poiché le cause dell’impaludamento sono ricercabili in un ambito ben più vasto rispetto al perimetro comunale ed essendo a rischio la seconda spiaggia del Friuli Venezia Giulia, la prima per storia e tradizione, la Regione, competente in materia ambientale, dovrà attivare uno studio che porti a delle possibili soluzioni. Si tratta di un percorso a cui va assicurato il necessario supporto e il nostro Comune dovrà recitare un ruolo attivo, in concerto con l’ente regionale. Non possiamo più permetterci di affrontare queste sfide senza una vera programmazione degli interventi. Se questo problema non sarà di immediata soluzione, spulciando le recensioni si possono trovare molti spunti per rendere più piacevole il soggiorno anche con piccole migliorie, per evitare in futuro di dover leggere questi commenti:

“23 giugno 2015 Attualmente a Grado sono in ristrutturazione tutte le fontane; il parco giochi è in costruzione (doveva essere terminato entro il 1° giugno!); le strade dissestate saranno in futuro forse rabberciate; i parcheggi in zona autostazione saranno completati a breve, forse; non c'è traccia, in spiaggia, dell'animazione per i bimbi; la zona sportiva è ancora in costruzione... Consiglio di tornare quest'inverno e per l'estate di dirottare verso altre località” (fonte TripAdvisor)


La creazione, ma soprattutto il mantenimento in efficienza, di piccoli parchi giochi con le panchine per i nostri clienti senior; poi posacenere e cestini ovunque e non soltanto lungo i viali principali, visto che ormai da molti anni passa l’idea che sia sufficiente migliorare il centro storico, lasciando le periferie nel completo degrado. Questa politica è stata un boomerang: è mera utopia pensare che il turista, lasciando una recensione positiva, precisi di essere stato a Città Giardino o a Pineta. Il commento negativo ricadrà su tutta la cittadina lasciando impressioni negative in molti potenziali clienti. Abbiamo già parlato in precedenza dei numerosi edifici inutilizzati di proprietà del Comune. In fase di riqualificazione sarà opportuno identificare uno o più luoghi coperti dove organizzare intrattenimenti per i nostri piccoli ospiti in caso di pioggia.


Un calendario delle manifestazioni va pensato in base alla tipologia di clientela presente nelle diverse stagionalità e deve essere presentato ad ogni inizio anno in modo da consentire agli operatori turistici di divulgarlo per tempo alla propria clientela. È indispensabile snellire la burocrazia e garantire assistenza alle associazioni che intendono organizzare gli eventi nella nostra località. È chiaro che per una buona gestione del comparto, non siano sufficienti gli attuali 3 addetti dell’ufficio turistico. Andrà potenziato questo settore assegnandogli inoltre un dirigente con competenze specifiche, che sia capace di imprimere una svolta anche alla comunicazione, e in grado di predisporre un calendario adeguato delle manifestazioni e di gestire eventuali sponsorizzazioni da privati che consentirebbero una maggiore autonomia nella scelta del programma. 



Attualmente il 52% degli italiani utilizza il web per accedere all'informazione, mentre gli stranieri sono molti di più. Un sito internet facilmente fruibile e modificabile che contenga tutte le informazioni aggiornate in tempo reale sarebbe un passo in avanti rispetto all'obsoleto e costoso dépliant cartaceo.
Inoltre è necessario creare una sinergia con il territorio, promuovendo anche le iniziative delle località limitrofe. Va creata una rete Wi-Fi gratuita che copra tutto il territorio comunale. Questo ci consentirebbe di dialogare interattivamente con i nostri clienti, che da ogni parte della città potrebbero connettersi e visualizzare offerte turistiche, parcheggi liberi, orari di bus e altro.


Noi di Liber@ non siamo contro la musica, anzi pensiamo che sia un elemento indispensabile per una piacevole vacanza. Intendiamo sostenere i locali che vorranno allietare i propri clienti con buona musica, snellendo la prassi burocratica e gli adempimenti comunali. Ma dovrà valere per tutti la regolamentazione di volume e orario.






Arriviamo ora al grande problema di Grado ovvero i parcheggi
La maggior parte dei ristoranti e dei bar, i viali per lo shopping serale e praticamente tutte le manifestazioni si trovano e si svolgono nel centro storico, oltre il 60% dei turisti stanziali invece si trova dagli 8 ai 3 km di distanza da esso. Gli intraprendenti che volessero arrivare dai campeggi in bicicletta si trovano lo sbarramento di Pineta. Passando all'esterno infatti la statale è buia e pericolosa. Gli autobus passano con poca frequenza. Ne consegue che tutta questa fascia di clientela o rinuncia a spostarsi o usa la macchina intasando il centro. Per questi clienti la soluzione è un servizio efficiente di bus anche di sera nonché il completamento e la corretta manutenzione delle piste ciclabili. 


Rimangono i pendolari che per almeno 8 / 10 domeniche all'anno hanno bisogno di parcheggiare. I parcheggi di Grado sono dislocati dove la gente non vuole parcheggiare. Dobbiamo rendere il loro uso più agevole e guidare l’automobilista, introducendo un sistema di indirizzamento automatizzato, con pannelli informativi che agiscano in maniera dinamica e siano finalizzati a creare una rete informativa accessibile anche dal web. Questo consentirebbe nei periodi di maggior flusso veicolare di scegliere opportunità quali, ad esempio, la eventuale chiusura del centro. Opportuni percorsi ciclo pedonali come la "Passeggiata a Mare" fino a Grado Pineta favoriranno l'utilizzo di questi parcheggi periferici. 



Se vogliamo che il grosso dei flussi veicolari non investa più il centro di GRADO, occorrerà pensare ad una nuova mobilità per il trasporto delle merci e delle persone. Perseguendo la strada di tener lontani il più possibile i flussi veicolari dal centro, con una buona progettualità cercheremo di accedere ai fondi europei per la riqualificazione urbana, privilegiando il pedone, che è il miglior cliente perché si lascia attrarre dalle merci e non inquina, ma chiede un ambiente sicuro su cui muoversi. Per come è strutturata GRADO probabilmente non giungeremo mai a una piena pedonalizzazione, ciò non toglie che vadano ricercate nuove modalità di circolazione e vadano introdotte delle politiche sulla gestione degli accessi.


Liber@ ritiene che chi avrà il privilegio di amministrare GRADO abbia il dovere
di aprire degli spazi democratici affinché queste trasformazioni possano venir discusse, capite e il più possibile condivise, ma anche osteggiate nel caso in cui lo si ritenga necessario. Le buone scelte sono figlie del confronto ottenuto attraverso la pubblica partecipazione.





Lista Civica Liber@ e il paradosso di Fossalon


Fossalon ha sempre rappresentato una risorsa umana ed economica per Grado. Ora che la zona si sta spopolando si deve riflettere su quale perdita subirà la comunità intera. È stato un territorio che per molto tempo ha sviluppato un percorso a volte diverso da quello della cittadina di Grado. Mentre il centro turistico sembrava aver bisogno di costante interesse per accrescersi, probabilmente non c’è stata altrettanta attenzione ai problemi che ha dovuto affrontare la comunità di Fossalon. Zero nascite, un invecchiamento progressivo della popolazione residente, l’aumento della fiscalità, la perdita dei servizi, regole stringenti sulla ristrutturazione degli immobili, una burocrazia spesso farraginosa assieme ai grossi sacrifici legati al mondo dell’agricoltura stanno provocando lo spopolamento di un territorio che vanta forti tradizioni.


Il paradosso sta nel fatto che i dati ISTAT ci indicano un settore agricolo in costante ascesa, soprattutto sul fronte giovanile con 57 mila nuovi occupati nel 2014 e nel primo trimestre del 2015 si registra addirittura un incremento record del 6,2% che è 10 volte superiore al valore medio di tutti i settori, per un totale di 27 mila occupati in più nelle campagne rispetto all'anno precedente. Ciò significa che l’agricoltura italiana rappresenta un punto di forza nazionale, il cui contributo è essenziale per la ripresa del Paese. Invertire il fenomeno dello spopolamento non sarà una sfida facile ma deve diventare una priorità per chi andrà ad amministrare GRADO. Sarà una lotta contro il tempo prima che la comunità di Fossalon imbocchi la strada del non ritorno. In Europa esistono dei progetti mirati per il ripopolamento delle zone rurali, anche attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari per il sostegno diretto. Occorre agire in fretta con una strategia di intervento per valorizzare e far rivivere i territori tramite azioni volte a mantenere le popolazioni e ad attrarre nuovi residenti dando impulso ad una nuova pianificazione territoriale.


Il nostro gruppo crede fermamente nella difesa delle comunità grandi e piccole, che disegnano un’identità che non si può perdere. Pensiamo che si debba intervenire per difendere e sostenere tutte le persone che hanno interesse a rimanere, valorizzare e far rivivere i territori attirando nuovi residenti. Ci impegniamo ad ascoltare, a discutere e a trovare insieme soluzioni possibili ai problemi che verranno sollevati.



Nessun commento:

Posta un commento