Fossalon ha sempre rappresentato una risorsa umana ed economica per Grado. Ora che la zona si sta spopolando si deve riflettere su quale perdita subirà la comunità intera. È stato un territorio che per molto tempo ha sviluppato un percorso a volte diverso da quello della cittadina di Grado. Mentre il centro turistico sembrava aver bisogno di costante interesse per accrescersi, probabilmente non c’è stata altrettanta attenzione ai problemi che ha dovuto affrontare la comunità di Fossalon. Zero nascite, un invecchiamento progressivo della popolazione residente, l’aumento della fiscalità, la perdita dei servizi, regole stringenti sulla ristrutturazione degli immobili, una burocrazia spesso farraginosa assieme ai grossi sacrifici legati al mondo dell’agricoltura stanno provocando lo spopolamento di un territorio che vanta forti tradizioni.
Il paradosso sta nel fatto che i dati ISTAT ci indicano un settore agricolo in costante ascesa, soprattutto sul fronte giovanile con 57 mila nuovi occupati nel 2014 e nel primo trimestre del 2015 si registra addirittura un incremento record del 6,2% che è 10 volte superiore al valore medio di tutti i settori, per un totale di 27 mila occupati in più nelle campagne rispetto all'anno precedente. Ciò significa che l’agricoltura italiana rappresenta un punto di forza nazionale, il cui contributo è essenziale per la ripresa del Paese. Invertire il fenomeno dello spopolamento non sarà una sfida facile ma deve diventare una priorità per chi andrà ad amministrare GRADO. Sarà una lotta contro il tempo prima che la comunità di Fossalon imbocchi la strada del non ritorno. In Europa esistono dei progetti mirati per il ripopolamento delle zone rurali, anche attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari per il sostegno diretto. Occorre agire in fretta con una strategia di intervento per valorizzare e far rivivere i territori tramite azioni volte a mantenere le popolazioni e ad attrarre nuovi residenti dando impulso ad una nuova pianificazione territoriale.
Il nostro gruppo crede fermamente nella difesa delle comunità grandi e piccole, che disegnano un’identità che non si può perdere. Pensiamo che si debba intervenire per difendere e sostenere tutte le persone che hanno interesse a rimanere, valorizzare e far rivivere i territori attirando nuovi residenti. Ci impegniamo ad ascoltare, a discutere e a trovare insieme soluzioni possibili ai problemi che verranno sollevati.
Discutiamone assieme domenica 17 aprile alle 10.30 in piazzale Rialto, dove Liber@ sarà presente con un banchetto.
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