giovedì 10 marzo 2016

Bene o male purché se ne parli.

La nuova pista ciclabile di GRADO 









Ecco la nuova pista ciclabile lungo la strada provinciale 19, parallela alla vecchia (di colore chiaro) carica di gobbe e bisognosa di manutenzione. L'obiettivo è di eliminare la precedente ciclabile posta sul lato opposto della provinciale perché pericolosa e quindi poco utilizzata. Il buon senso avrebbe voluto che la nuova ciclabile fosse quantomeno sicura, se non altro per sopperire alle carenze della vecchia.
L'idea di farla correre in prossimità del cordolo appare subito malsana, tanto ché i meno informati (praticamente tutti) sostenevano che fosse un marciapiede. Se la vecchia pista era pericolosa quella nuova è addirittura un invito all'eutanasia e il fatto che colleghi il capoluogo al cimitero non lascia intendere nulla di buono.



E i pedoni? Dove dovrebbero andare i pedoni secondo i progettisti? Forse sul lato opposto, tra incroci, distributori di benzina e condomini. Immagino che debbano dividersi gli stessi spazi con i ciclisti. Peccato che aver separato le due corsie con una riga di lampioni non favorisca l' uso promiscuo di questo tracciato. Puta caso che alcuni buontemponi decidano di sostare sulla striscia nera per attendere l'autobus, dove dovrebbero andare le biciclette? Metti che un genitore impazzito decida di invadere la corsia con una carrozzina, giusto per godersi il lungomare, dove dovrebbero andare le biciclette?

Cosicché il Commissario decide di correre ai ripari impiegando nuovo denaro pubblico per transennare la nuova ciclabile sul lato della provinciale 19 per sopperire ad una carenza progettuale dei nostri uffici. C'è da sperare che questa staccionata preveda delle aperture in prossimità degli attraversamenti pedonali e delle fermate degli autobus.  



A nostro avviso la soluzione migliore era quella di costruire la nuova ciclabile a ridosso della vecchia (come nella ricostruzione fotografica), investendo quanto verrà speso per la realizzazione della staccionata per provvedere alla manutenzione della seconda. Questa soluzione avrebbe permesso ai ciclisti di transitare in tutta sicurezza cambiando corsia in caso di necessità,  ricavando nel contempo sul manto erboso gli opportuni spazi per la sosta delle persone alle fermate degli autobus. 





   


4 commenti:

  1. Sarebbe stato troppo facile farla con ľaiuola tra la ciclabile e la strada.

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  2. Ho attraversato le ciclabili del triveneto e devo dire che, vista questa,ho dedotto che i tecnici che l'hanno pensata, non si sono mai alzati dalla loro scrivania.Non si può........!! Una ciclabile 20 30 cm più alta della strada ma soprattutto non distante dalla strada stessa. La fermata di un mezzo pubblico sopra la stessa ciclabile. Non si può!!!

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  3. Che dire.....ovvio, evidentemente non per tutti......., mi piacerebbe sapere chi l'ha pensata così com'è......

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