Il riordino del sistema delle Autonomie locali previsto dalla L.R. 26 del 12.12.2014 con la creazione delle unità territoriali in termini di ottimizzazione delle risorse e dei servizi essenziali nei confronti del cittadini e in termini di trasferimento delle funzioni ora in capo alle province, appare un processo al quale anche il nostro Comune non può e non deve sottrarsi;
se da una parte non risulta l'obbligatorietà di adesione alle unioni dei comuni come il nostro, con un numero superiore ai 5000 abitanti, dall'altra la non adesione costituirebbe pregiudizio per la piena fruizione del supporto finanziario regionale agli enti locali, cosa che come Comune non potremmo assolutamente permetterci.
Rimane la decisione sulla scelta di aderire all'unione del basso Isontino, così come da proposta della Regione sulla base dei distretti sanitari, o decidere di modificare tale proposta ed aderire all'unione della bassa Friulana orientale, territorio a noi contermine, così come previsto dalla Legge stessa.
Il tempo per tale scelta è fissato nella data del 1° ottobre del 2015 e questa dovrà essere determinata con deliberazione motivata e adottata a maggioranza assoluta dal consiglio comunale.
Stiamo valutando attentamente tutte le motivazioni che comportano la scelta di una o dell'altra soluzione, sia dal punto di vista socio-economico che turistico. Per ciò che concerne il peso che il nostro Comune eserciterà all'interno dell'unione, va ricordato da una parte che tale legge, all'art. 13 attribuisce già al nostro Comune, in quanto turistico, un peso maggiore rispetto agli altri e che tale Legge, in quanto norma cedevole, permetterà inoltre nella fase di redazione dello Statuto dell'Unione, di modificare ulteriormente tale criterio ponderale a nostro favore.
Sarà determinante in tal senso la capacità dei nostri amministratori nel far valere le nostre peculiarità ed il nostro peso.
Sarà auspicabile inoltre che la Regione in futuro, introduca tra le funzioni dell'Unione anche quella della pianificazione territoriale, si da garantire all'interno di confini più vasti di quelli comunali, un più corretto e razionale utilizzo del suolo.
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