Tre giorni di campagna mediatica denigratoria su Liber@. Ma rimane irrisolta la questione della idoneità della fideiussione, condizione necessaria al rilascio dei permessi di costruire per le opere di urbanizzazione della Grado 3.
Noi ribadiamo che tale idoneità non c'è e che quindi l'interesse della comunità non sia, per l'ennesima volta tutelato.
E nella nostra convinzione siamo supportati niente popò dimeno dal parere della Banca d'Italia, che in maniera specifica sul caso in oggetto sentenzia in maniera lapidaria, senza se e senza ma, la non idoneità di tale fideiussione per il semplice fatto che l'istituto che l'ha emessa non può prestare garanzie di tale genere nei confronti della pubblica amministrazione.
Volendo rimanere al tema “culinario” comparso sulla stampa, il segretario comunale, autodefinendosi “responsabile di sala”, tra mille tecnicismi, semplicemente ribatte che tale pasta non l'ha cucinata lui e quindi se ne lava le mani rimandando “il piatto” in cucina al cuoco vero responsabile del “pasticcio”. Il problema è che in cucina sono rimasti solo i lavapiatti e di cuochi che si prendano la responsabilità di aver cucinato una pasta “sciocca” non se ne vede nemmeno uno, anzi, i “cuochi” preferiscono gridare e sbandierare un attacco alle istituzioni democratiche e prendersela con gli “untori”, rei di aver sollevato un caso di cui nemmeno il nostro segretario si era accorto, e grazie ai quali si era scoperto che a fronte di un rilascio di permessi a costruire non c'era alcuna, e ribadisco alcuna, garanzia fideiussoria così come invece previsto dalla convenzione urbanistica in essere, per inciso rogitata dallo stesso segretario.
E così ci ritroviamo con una fideiussione che la Banca d'Italia non ritiene valida a fronte della quale sono stati rilasciati i permessi di costruire, e nuovamente ed impropriamente, per spaventare il povero cittadino bombardato dalle notizie a 5 colonne della pagina locale, si ricorre allo spauracchio della “causa Baffi”, mentre qualcuno sotto i “baffi” se la sta ridendo.
Così che per l'ennesima volta i cittadini Gradesi si ritrovano con il sedere esposto alle intemperie.
Chiudo con una domanda che mi sembra legittima: ma per quale motivo i proponenti il piano hanno voluto farsi carico di presentare una nuova bozza di fideiussione da parte di un altro istituto (tedesco fra l'altro) se quella in essere risulta “di fatto” idonea ?
Vista la situazione, è voler pretendere troppo conoscere la verità?
Queste fideiussioni, secondo i dirigenti comunali ed il segretario generale che li coordina, sono o non sono idonee ? Se sì, perché continuano a presentare nuovi schemi di fideiussione? Se no, perché non sono stati ritirati i permessi a costruire?
Fabio Fabris
Segretario di Liber@
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