giovedì 8 maggio 2014

Porto Pineta, Alcune Considerazioni

Alcune considerazioni:






• Dice: ma tu che sei contro il consumo del territorio adesso vorresti fosse realizzato un marina? Guarda che anche questo è consumo del territorio.
Indubbiamente lo è, ma non ho mai detto che il territorio non vada mai consumato a prescindere. Ho sempre detto che non va sprecato per costruire cose inutili se non dannose, come le seconde case, ma di essere disponibile a consumarlo per cose utili, come le infrastrutture.

• Dice: Contestavi i rendering di Zamparini e adesso proponi i “tuoi”?
Certo, i rendering sono delle ricostruzioni grafiche assai accattivanti, l’importante è non fermarsi alle apparenze. Nel rendering di Zamparini otteniamo un bel 76 per cento di residenziale turistico contro un misero 24 per cento di direzionale (uffici), commerciale (negozi), ricettivo (hotel). Capito? 
76 di seconde case contro il 24 di Mix.
Nella Adrianopoli, invece, otteniamo un 60 per cento di residenziale turistico contro un 40 per cento di ricettivo.
Tutti interventi che andranno a popolare il numero delle seconde case. In pratica questi signori si sono proposti di costruire un albergo (e sulle garanzie stendiamo un velo pietoso) a patto che tutt'attorno venisse costruita una nuova città. 
Anche il caso di Primero, così come quello della variante alberghi, vanno nella stessa direzione: dateci la possibilità di costruire degli appartamenti e noi riqualificheremo la parte ricettiva. Decretando di fatto la supremazia del mattone su qualsiasi altra economia.
Nel caso in oggetto, invece, il proponente chiede di poter realizzare un’infrastruttura senza la costruzione di un solo metro cubo di residenziale turistico. Non occorre vendere appartamenti per approvvigionarsi. Cosicché l’ “ossigeno” così prodotto andrà espandendosi verso il paese (quello attuale! Vero!) senza essere intercettato da una nuova città. Mi pare una bella differenza!

• Dice, ma quella è una zona SIC.
Indubbiamente, l’ambito ricade su una zona molto delicata. La sfida dovrà essere quella di un miglioramento delle condizioni attuali. Questa variante, poiché sostanziale, inizierà un percorso dove l’intervento sarà processato a 360 gradi, con l’ausilio della scienza. Il compito della politica dovrà essere quello di assicurare agli attori pari dignità.
La Valutazione Ambientale Strategica non è una fastidiosa formalità da eludere, poiché all'interno di questo processo ci sono gli elementi che ci permettono di valutare secondo scienza e coscienza. 
Ora, sappiamo benissimo che la zona va atrofizzandosi e che andrebbe vivificata. Il Marina si pone longitudinalmente rispetto al vecchio progetto Brambati, mai ultimato, favorendo così la circolazione dell’acqua. La sfida, ripeto, sarà quella di un miglioramento delle attuali condizioni sia sotto il profilo ambientale che sotto quello economico e occupazionale. Mi sia concessa una battuta: se ai gradesi non diamo risposte in tempo breve, finirà che i cigni se li mangiano.



• Dice: Ma c’è mezzo metro d’acqua e il canale di Primero va "imbonendosi".

Indubbiamente i fondali sono bassi e l’acqua non circola, non sono un ingegnere idraulico ma suppongo che sia per questo che hanno inventato le draghe. 
Il materiale (non è questo il momento di stabilirlo) immagino verrà depositato ai lati dell’opera (parte verde brillante del rendering) e sui tre isolotti, ottemperando alle ultime disposizioni in materia di dragaggi. 
Se scavo un buco e deposito il materiale a lato, ammesso che sia inquinato, finirà che gli inquinanti, percolando, torneranno in sede, dov'erano prima. Ci abbiamo messo del tempo e un bel po’ di carotaggi con qualche palata di milioni di euro, per stabilire ciò che abbiamo sempre fatto dai tempi in cui ci insediammo su questa isola. Ma meglio tardi che mai  ! 
Per quel che concerne la manutenzione dei canali, suppongo che inserendo a valle un grosso concessionario i costi di manutenzione sarebbero maggiormente sostenibili, o sbaglio?

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