martedì 24 maggio 2016

In risposta all'editoriale del Blogger gradese

In merito alle affermazioni offensive ed infamanti pubblicate dal Blogger Raffaele Lisco rispondo come segue:









Premesso che è mia intenzione quella di partecipare ad un incontro pubblico tra i vari candidati, come peraltro feci cinque anni fa, ritengo che il blogger gradese non abbia le qualità per garantire un confronto alla pari, considerati gli attacchi gratuiti e le offese personali che ho ricevuto in questi ultimi mesi.

Ritenendo che l’iniziativa dovesse essere moderata da un giornalista al di sopra delle parti (la volta precedente l’incontro fu promosso e organizzato da “Il Piccolo”) ci siamo rivolti alle due testate locali che però hanno declinato l’invito, pare per questioni legate ad un contenzioso legale con uno dei candidati.
Ciò nonostante abbiamo ottenuto la disponibilità della giornalista del Messaggero Veneto Elisa Michellut (che ringrazio), la quale si è offerta di moderare l’incontro garantendo la massima correttezza professionale.

Sondata la disponibilità degli altri candidati, avremmo proposto al blogger che l’evento da lui organizzato venisse moderato dalla giornalista del Messaggero Veneto. Evidentemente questo ha fatto perdere le staffe al sig. Lisco che a quanto pare ha deciso di annullare l’incontro al quale anche Maurizio Longo e Luciano Cicogna avevano deciso di non partecipare, dimostrando che non era sua intenzione quella di fare informazione in maniera distaccata e super partes bensì quella di incidere nella campagna elettorale giocando in prima persona come avvenuto in questi mesi.

Vorrei sapere come possa un soggetto impegnato in prima persona nel direttorio che ha portato alla candidatura della Consigliera Medeot e dell’ex commissario Kovatsch diventare di colpo un garante della libera informazione. Chi gioca una partita in prima persona non può essere nel contempo arbitro e spettatore a maggior ragione quando ci si rapporta con gli altri in tono offensivo e minaccioso. Secondo Lisco sarei un infame, nemmeno degno di appartenere al genere umano. Se queste sono le premesse lascio a voi le conclusioni. 

Ci sono poi i vaneggiamenti e gli schizzi di fango circa la mia incandidabilità o ineleggibilità avanzati mentre sedevo in Consiglio Comunale, quindi regolarmente candidato ed eletto. Non ho mai visto un giornalista (o presunto tale) muovere delle accuse contro qualcuno salvo riservarsi di dimostrare a tempo indeterminato la loro fondatezza. 

Forse il blogger ritiene che offendendo e infamando il prossimo si possano ottenere dei benefici personali, tuttavia tengo a precisare che il 
Il Coordinamento Civico che mi sostiene non è la GIT ! Che a suo tempo gli affidò un incarico per assicurarsi i suoi servigi.

Ferma restando la mia volontà a partecipare ad un confronto pubblico tra i candidati sindaci, a tal proposito confido su un ripensamento di una delle due testate locali, ritengo oggi più che mai di non dover legittimare con la mia presenza uno sputtanatore professionista che con fare ricattatorio cerca di ritagliarsi un ruolo in questa campagna elettorale.


Pur valutando l’ipotesi di adire le vie legali per difendere la mia onorabilità e quella di chi mi sostiene in questa campagna elettorale ritengo doveroso continuare a guardare avanti per dare delle risposte al mio paese in maniera leale e propositiva così come è stato fatto finora senza cadere nelle provocazioni.

Giovedì 26 c.m. parteciperò ad un incontro pubblico sui problemi del Lavoro in collaborazione con l’assessore regionale Panariti, nel frattempo continuano gli incontri rionali che abbiamo promosso in questi giorni per fare tanti piccoli passi nella giusta direzione.   

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