venerdì 10 aprile 2015

Riforma degli Enti Locali

Cari amici "piddini"e lontani...

di Fabio Fabris




Parafrasando Nunzio Filogamo (di televisiva memoria) comincio questo post con un "cari amici Piddini e lontani"  (sellini non suonava così bene  ma chiaramente il saluto è rivolto anche a voi.

Visto che ieri in consiglio il nostro primo obiettivo (ovvero non portare al voto la delibera della maggioranza ma di rinviare la decisione al prossimo consiglio) è stato raggiunto, vi chiedo di spiegarci i motivi per cui l'adesione ad una UTI possa costituire per il comune di Grado un vantaggio.

La domanda non vuole essere provocatoria, ma suscitare semplicemente un dibattito che vada al di la del semplice "no se pol fa altrimenti" o del "la legge lo richiede" o della generica frase "porterà un risparmio economico a fronte di un'ottimizzazione dei servizi" o ancora del "con il decurtamento del 30% dei trasferimenti regionali il nostro bilancio non potrà essere sostenibile".

Lo so che molti di voi diranno che è inutile discutere o criticare la legge a "babbo morto". Ma, come ha detto ieri il consigliere Tirelli citando il maestro Manzi "non è mai troppo tardi" ....

potrei aggiungere come incentivo alla discussione il fatto che la legge doveva misurare il peso dei comuni all'interno delle UTI in base al loro bilancio e non al loro peso "demografico" oppure che la legge per i comuni sopra i 5000 abitanti non aderenti ad alcuna UTI poteva non prevedere il decurtamento(vedi: ordinamento nazionale) penalizzando successivamente i comuni che non arrivassero ad una diminuzione di spesa in merito alle funzioni via via attribuite alle UTI con un decurtamento progressivo dei trasferimenti anno per anno come forme di penalizzazione per i comuni non virtuosi .... ma non voglio aggiungere troppa carne al fuoco.

IL nostro gruppo ha il vantaggio rispetto agli altri di non dover sottostare ad alcuna pressione dai partiti politici e questo ci da anche la possibilità di poter cambiare idea rispetto alla nostra proposta esplicitata in consiglio senza dover rendere conto a nessuno tranne ai nostri elettori .... siamo aperti al confronto e alla discussione con tutti. Ma dovete darci delle motivazioni che dimostrino i vantaggi concreti della riforma per il nostro comune.

Purtroppo in consiglio gli interventi degli esponenti del PD e del consigliere Zanetti non sono stati così convincenti al proposito. Grazie, attendo risposte.

2 commenti:

  1. Tanto per semplificare la discussione affinché sia a tutti comprensibile, la gestione integrata della polizia municipale (in capo alla UTI e non più ai comuni dal 1 Gennaio 2016) a cui dovranno corrispondere dei risparmi di spesa monitorati da apposito osservatorio regionale (pena le solite clausole vessatorie imposte dalla Regione), avrebbe un senso se Staranzano fosse una località sciistica, cosicché il personale in "esubero" assunto durante l'inverno, d'estate potrebbe trasferirsi a Grado. Il problema è che non siamo omogenei con nessuno tra quelli a noi contermini, che invece lo sono tra loro. Per come è complessa la nostra località, anche dal punto di vista della sorveglianza, necessitiamo di autonomia e di flessibilità sulla gestione delle risorse umane e sulla definizione dei piani sotto forma di indirizzo politico. Non mi si venga a dire che queste due cose le ottengo abbandonando un centro di potere per subordinarmi ad un ente di secondo livello dove conto 3 su 22 se vado con Staranzano o 3 su 28 se vado con la bassa friulana.
    Il PD regionale ha scritto le tavole della legge? Bene, vogliamo fare presente la nostra specialità rispetto a tutto ciò che ci circonda e poniamo dei quesiti POLITICI seri sull'impossibilità di raggiungere gli obiettivi previsti dalla "26".
    Meritiamo una "riflessione" a parte. Siamo un'Isola e per giunta turistica. Confidiamo sul potere discrezionale in capo alla Giunta Regionale per una modifica. Ciò non significa che Grado non dovrà mai aderire ad una UTI. Vedremo con calma e razionalità quali servizi potranno venir integrati con i nostri vicini in termini di costi-benefici. Dopodiché, se la Regione riterrà di dover percorrere la strada del commissariamento perché il Comune di Grado non riuscirà a chiudere il bilancio, vorrà dire che ognuno si assumerà la proprie responsabilità. A Grado sappiamo bene cosa significhi avere un Commissario, sarebbe come camminare su una ferita ancora aperta.
    10 aprile 2015 12:06

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  2. Tanto per semplificare la discussione affinché sia a tutti comprensibile, la gestione integrata della polizia municipale (in capo alla UTI e non più ai comuni dal 1 Gennaio 2016) a cui dovranno corrispondere dei risparmi di spesa monitorati da apposito osservatorio regionale (pena le solite clausole vessatorie imposte dalla Regione), avrebbe un senso se Staranzano fosse una località sciistica, cosicché il personale in "esubero" assunto durante l'inverno, d'estate potrebbe trasferirsi a Grado. Il problema è che non siamo omogenei con nessuno tra quelli a noi contermini, che invece lo sono tra loro. Per come è complessa la nostra località, anche dal punto di vista della sorveglianza, necessitiamo di autonomia e di flessibilità sulla gestione delle risorse umane e sulla definizione dei piani sotto forma di indirizzo politico. Non mi si venga a dire che queste due cose le ottengo abbandonando un centro di potere per subordinarmi ad un ente di secondo livello dove conto 3 su 22 se vado con Staranzano o 3 su 28 se vado con la bassa friulana.
    Il PD regionale ha scritto le tavole della legge? Bene, vogliamo fare presente la nostra specialità rispetto a tutto ciò che ci circonda e poniamo dei quesiti POLITICI seri sull'impossibilità di raggiungere gli obiettivi previsti dalla "26".
    Meritiamo una "riflessione" a parte. Siamo un'Isola e per giunta turistica. Confidiamo sul potere discrezionale in capo alla Giunta Regionale per una modifica. Ciò non significa che Grado non dovrà mai aderire ad una UTI. Vedremo con calma e razionalità quali servizi potranno venir integrati con i nostri vicini in termini di costi-benefici. Dopodiché, se la Regione riterrà di dover percorrere la strada del commissariamento perché il Comune di Grado non riuscirà a chiudere il bilancio, vorrà dire che ognuno si assumerà la proprie responsabilità. A Grado sappiamo bene cosa significhi avere un Commissario, sarebbe come camminare su una ferita ancora aperta.
    10 aprile 2015 12:06

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