martedì 26 novembre 2013

Ma quante dimenticanze in questo Comune, assessore Felluga

“Abbiamo aspettato il sindaco fino all’ultimo momento poiché effettivamente doveva venire con noi…”



















Abbiamo aspettato il sindaco fino all’ultimo momento poiché effettivamente doveva venire con noi; poi ci ha avvisato che per motivi personali ci avrebbe raggiunto con la sua autovettura direttamente a Udine. Un tanto l’ho anche spiegato a quelli di Liber@ ma evidentemente non mi hanno creduto.


Così la dirigente Flavia Moimas del Comune di Gradointerviene su Il Piccolo il giorno 24 novembre percercare di derubricare la segnalazione di liber@ asemplice dimenticanza dell’autista, il quale avrebbe in un primo momento previsto di trasportare il sindaco e poi si sarebbe dimenticato di cancellarne il nome dal libretto di viaggio.

Che ci sia una difesa d’ufficio dei componenti della maggioranza, lo riteniamo coerente alla loro linea politica dalla balla di Bevilaqua in poi;  che Camuffo ritenga ridicolo solo pensare che Maricchio si possa approfittare di un a situazione del genere, ci sta pure;  che il benaltrista (quelli che… “ben altri” sono sempre i problemiDe Monte interrompa il suo record del silenzio proprio sulla vicenda, può passare anche;  che lei, dott.ssa Moimas, si esponga sulla stampa per giustificare il sindaco, lo troviamo pure apprezzabile, ma che, in qualità di dirigente del Comune di Grado,  racconti pure che tale versione la aveva raccontata anche a noi, e no, questo non si può accettare e ci obbliga a risponderle.


Siccome, alle volte, la memoria potrebbe fare brutti scherzi le ricordiamo noi come sono andate le cose nel corso del nostro incontro. Le avevamo chiesto se era andata alla conferenza stampa del dicembre gradese 2012 a Udine e lei aveva risposto”si, c’ero anch’io”. Relativamente almezzo utilizzato ha confermato“con la macchina del comune”. Quindi le avevamo postoquesta domanda: “e in macchina con lei c’era il sindaco?” – risposta : “Ehm…. si”. A questo punto le avevamo esibito l’autocertificazione con la quale il sindaco richiedeva il rimborso spese per la sua auto, riguardante la stessa trasferta, ed allora lei si è corretta“ non ricordo se c’era anche il sindaco”.


Succede spesso che ci si sbagli, che non ci si ricordi, che ci si confonda, che si prendano fischi per fiaschi, sono cose tutto sommato veniali; però che si alteri la realtà, soprattutto su fatti recentissimi come quelli del nostro incontro, sono cose un po' meno venialiCara dottoressaquella versione a noi non l’ha mai fornita, tuttavia prendiamo atto che, evidentemente, la memoria le è tornata dopo il nostro incontro.


In ogni caso, prendendo per buona la sua ultima versione, vorremmo farle notare una significativa contraddizione

Ora ci racconta che avevate aspettato il sindaco fino all’ultimo momento poiché doveva venire con voi.  Sarà sicuramente vero dottoressa, ma tale circostanza contrasta non poco con quanto sta scritto nei documenti "ufficiali", su quella famosa carta che i latini ritenevano cantasse.



Il sindaco infatti, aveva previsto già il giorno 26 novembre 2012, cioè ben due giorni prima della missione, che sarebbe andato a Udine con la propria autovettura(vedi l'autocertificazione allegata) e quindi delle due l'una: o l'autocertificazione del sindaco non è proprio..... diciamo......"completamente" veritiera, oppureil suo ritorno di memoria presentaqualche lacuna!

Converrà anche lei che sia quantomeno strano aspettare il sindaco che già due giorni prima aveva deciso di andare con la sua di autovettura; ma non solo, converrà che sia ancor più strano che il sindaco, pur avendo da giorni deciso di andarsene per conto suo, all’ultimo momento vi avvisi pure che non veniva con voi, per di più giustificandosi  con i "motivi personali".


Sicuramente si troverà una giustificazione anche a questo “errore” documentale, potremmo anche prendere in esame le capacità di preveggenza del sindaco, il quale ben due giorni prima aveva già previsto che motivi personali gli avrebbero impedito all'ultimo momento di venire con voi, sicuramente riusciremo a dimostrare che il sindaco è sempre stato in buona fede, ma in questo caso, ci consenta di prender atto che in questo Comune pure i documenti,quando presentirisultano alle volte inaffidabili

In un caso o nell’atro, “tertium non datur”, c’è da piangere, non crede?

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