La legge del silenzio cala sulla Grado 3
L'ultimo dei paradossi di tutta questa grottesca vicenda è che, per giustificare l'ennesima proroga di 20 giorni, il Segretario generale del Comune di Grado prenda in seria considerazione il parere del prof. Amorosino, consulente del lottizzante, quando sarebbe bastato verificare <subito> se quella fidejussione era escutibile.
Salvo poi <non> fare quello che sia il prof. che Liber@ chiedono: andare da Isifin a ridimensionare l'importo iniziale garantito, da €.11.382.357,01 ad €.5.682.608,60.
Perché non ci vanno?
Perché tutti sanno, ma fanno finta di non saperlo, che Isifin non esiste più!
E poiché l'Amministrazione Comunale ha forti responsabilità per 6 anni di omesso controllo, nel corso dei quali però ha rilasciato al lottizzante di tutto e di più, adesso tenta di fargli produrre una nuova fidejussione, che copra l'inesistenza di quella in mano al Comune.
Con questa scusa, intanto, in virtù di proroghe varie, hanno spostato l'asticella in avanti di 80 giorni.
Se poi, a forza di rinvii, si riesce a tirare a campare fino al 15/06/2015,data di naturale scadenza della presunta fidejussione, nessuno si accorgerà che la garanzia non esiste più già dal 30/10/2008, con buona pace di ha votato, sottoscritto o rilasciato, senza mai verificare se il Comune era coperto.
Il punto quindi è: siamo proprio sicuri che - chi ci governa - voglia davvero far emergere la verità, per salvaguardare l'Ente ed i suoi amministrati?
Intanto ieri si è tenuta l'udienza al TAR, e già oggi Il Piccolo magnifica a cinque colonne, con tanto di foto e rendering a colori.
Degli esiti del Consiglio comunale, invece, tenutosi due settimane fa, neanche un cenno; men che meno la lettera aperta di Liber@ a Il Piccolo.
E' la legge del silenzio, che cala come la nebbia, sui non allineati.
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