lunedì 17 febbraio 2014

Richiesta di proroga? Tranquilli, ho telefonato dove dovevo telefonare...

“La proroga per consentire a titolari di esercizi pubblici e ristoratori di poter operare nell'identica maniera del 2013, cioè con tutte le strutture esterne al completo, è già stata richiesta da tempo alla Soprintendenza da parte del sindaco e dell’intera maggioranza.”







http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2014/02/05/news/tende-dei-locali-attesa-la-proroga-1.8611733



Così esordiva l'articolo su "Il Piccolo" del 5 Febbraio 2014 dal titolo: 

"Tende dei locali, attesa la proroga".

Il Gruppo Consiliare di Liber@ ha quindi inoltrato una richiesta al Comune per conoscere i contenuti di questa domanda di proroga inviata alla Soprintendenza di Trieste.

Se chiedo ad un ente di rinunciare alle proprie prerogative fino a data da definirsi, immagino occorrano alcuni prerequisiti, cioè lo debbo fare:

  • Nero su bianco (vanno bene anche altri colori purché    leggibili).
  • Adducendo delle valide motivazioni a sostegno della mia       istanza.
  • Fornendo all'interpellato  alcune garanzie, per quelle che sono le mie competenze, nella fattispecie, in materia urbanistica e di occupazione del suolo pubblico.


Neanche a dirlo, ci stiamo sentiti rispondere che non si tratta di una“istanza cartacea”, di quelle, appunto, scritte nero su bianco, ma di  richieste(?) inoltrate nell’ambito di “relazioni istituzionali”. 


Erroneamente pensavamo che le “relazioni istituzionali” a differenza di quelle di altro tipo, vedi: sentimentali, famigliari, sociali, ecc., fossero il frutto di atti ufficiali, come la mozione che abbiamo appena presentato, da tutti leggibile, che ipotizza un percorso da seguire con la Soprintendenza per arrivare ad una possibile soluzione del problema.


A questo punto non ci resta che alzare le mani, ma non ci si scandalizzi più di tanto se nell'era "Maricchio" gli Enti così interpellati declinassero l’invito e decidessero di non rispondere.  

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