lunedì 5 agosto 2013

La verità sulle cartelle equitalia

del gruppo consiliare di Liber@


Visto che l’Amministrazione comunale non ha ritenuto di entrare nel merito di una vicenda…


Visto che l’Amministrazione comunale non ha ritenuto di entrare nel merito di una vicenda che ha coinvolto qualche migliaio di residenti, giovedì 1 agosto il gruppo consiliare di Liber@ ha incontrato il direttore generale del Consorzio di Bonifica della Bassa Friulana per chiarire le rimostranze sorte a seguito degli avvisi di pagamento della quota consortile 2013 destinata al Consorzio di Bonifica della Bassa Friulana.


Oltre all’ing. Gargioli erano presenti il geom. Buiatti, il consigliere Flaborea, il presidente della Coldiretti di Fossalon dr. Delbello ed il vice Balduit.

In base ad un R.D. del 1933 (n.215) tutti i proprietari di terreni, o fabbricati, che usufruiscono dei benefici prodotti dagli interventi di bonifica (nel caso di Grado da Via Vespucci a Primero), hanno l’obbligo di contribuire alle spese sostenute dal Consorzio, che ha competenza su tutta l’area situata a sud della Napoleonica, area che da Terzo di Aquileia a Grado, in particolare, è sotto il livello del mare.

Il Consorzio non ha scopo di lucro e deve garantire la perfetta efficienza degli impianti idrovori e la loro manutenzione; solo l’energia elettrica incide ad es. per €.1.400.000/anno ca. e lo sfalcio degli argini dei canali per €.1.000.000/anno ca..
Va detto innanzitutto che sono erronei i dati riportati nell’articolo de Il Piccolo di giovedì 1 agosto, che parlava  di 2.000 euro di aumento e 10.000 di arretrati a carico del Comune di Grado.

Nel 2012 il Comune, a titolo di contribuenza consortile, aveva versato €.9.429,08 che nel 2013 sono diventate €.10.165,70 con un incremento quindi di €.736,62, pari al 7,8%; l’importo va a coprire Rotta Primero, l’irriguo e pluvirriguo di Boscat, nonché la bonifica dei terreni e fabbricati, piccola parte dei quali nuovi o, come nel caso dei terreni, situati anche al di fuori del territorio comunale (Aquileia e Fiumicello).

Parte di questo aumento è dovuto all'inserimento di fabbricati che prima non erano censiti.
Riguardo invece alle utenze private abbiamo le seguenti casistiche:

Chi non aveva mai pagato

Il motivo per il quale molti residenti, per la prima volta nel 2013, si sono visti recapitare da Equitalia l’avviso di pagamento, sta nel fatto che i loro terreni o fabbricati non risultavano censiti, presso il Consorzio, semplicemente perché non erano mai stati denunciati, come invece previsto dallo Statuto; l’immissione in ruolo è avvenuta a seguito di un allineamento tra i dati vecchi e quelli dell’Agenzia del Territorio.
Il Consorzio avrebbe potuto chiedere il rimborso delle precedenti 5 annualità non versate, ma non lo ha fatto; la quota 2013 deriva quindi da una verifica di buona parte delle particelle catastali che usufruivano del servizio, senza però versare la quota consortile.

Chi si è visto quintuplicare l’importo versato fino al 2012

I motivi sono più d’uno.

Il vecchio Piano di Classifica, risalente al 1977, valutava l’ammontare delle quote in un modo, l’attuale (decreto Assessore regionale Violino n.2445/05.10.2012) le valuta in maniera più coerente, rispetto alla mutata situazione geomorfologica del territorio, con una ripartizione più realistica dei costi.

La quota era rimasta invariata per 10 anni ed il Consorzio vi aveva fatto fronte con sostanziose economie di spesa pertanto, chi già pagava, si è visto arrivare un adeguamento che mancava da 10 anni.

Tutti sappiamo quali aumenti abbiano subito nel frattempo l’energia elettrica, le materie prime, i semilavorati e la manodopera.
L’adeguamento si è quindi reso necessario per ripartire in maniera equa tutte le spese sostenute dal Consorzio.
Il consiglio per chi non paga, e non è stato raggiunto dall’avviso di pagamento di Equitalia, è di regolarizzare la propria posizione.

Equitalia

L’importo totale potrà essere versato ad Equitalia in 4 rate scadenti il 31.07, 30.09, 31.10 e 30.11.13; se non si paga alla scadenza, il problema inizia quando parte la cartella di pagamento e le successive azioni di recupero del dovuto.

Quota consortile

La quota discende da un complesso meccanismo di applicazione di determinati indici ai singoli valori catastali, e permette di garantire le sole manutenzioni ordinarie; quelle straordinarie (nuovi impianti) possono essere avviate esclusivamente in presenza di finanziamenti regionali.

Dall'incontro è emerso inoltre che il canale, a ridosso della Provinciale 19, non riceve solo acque meteoriche, ma anche il liquame delle parti di territorio limitrofe; quelli di Pineta, ad es., una volta depurati dalle vasche imof, e superato lo sfioratoio, finiscono nel canale; questo il motivo delle saltuarie maleodoranze.

L’insieme di queste acque, bianche e nere, vengono poi smaltite in laguna dall'idrovora del Consorzio che si trova a Valle Goppion.

I lottizzanti della ex Valle Cavarera e Grado 3, se andranno avanti, dovranno <prima>potenziare l’idrovora con il raddoppio delle pompe mentre il canale sotterraneo non è ancora collegato o funzionante ma, ai fini della quota, nulla cambierà neppure dopo.

Infine, nel caso villetta/condominio, che occupano la stessa superficie, il Consorzio, nel caso del condominio, salvaguarda un valore immobiliare molto superiore pertanto, come da consolidata giurisprudenza, applica una quota maggiore, sempre in base alle rendite catastali del fabbricato.

Per ulteriori informazioni è sufficiente recarsi il giovedì, dalle 10 alle 12, presso il recapito di Aquileia, in Via Blaserna 12 - Zona artigianale.

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